- 1 Omogeneizzatori: cosa sono e a cosa servono?
- 2 Perchè non ci basta un semplice frullatore?
- 3 E lo scaldabiberon?
- 4 Tante funzioni, tutte insieme: i cuocipappa
- 5 Come funzionano i cuocipappa?
La nascita di un bambino è un evento che riempie di gioia, ma nello stesso tempo, sconvolge le abitudini della famiglia, che dovrà rivedere le proprie routine quotidiane, tenendo conto del nuovo membro. Allora, dobbiamo per forza di cose, approntare soluzioni che semplifichino la vita, in modo da risparmiare tempo, soldi ed energie preziose, che soprattutto nei primi mesi di vita del bambino, ci serviranno per accudirlo al meglio. Allora, la domanda è: quali prodotti sono indispensabili all’acquisto, e quali inserire nella lista regali e come regolarsi per risparmiare soldi e spazio? Perché, parliamoci chiaro cuocipappa, scaldabiberon frullatori e omogeneizzatori, prendono spazio e spesso vengono usati molto poco. Allora vediamo insieme la differenze fra questi elettrodomestici e di quali proprio non possiamo fare a meno.
Omogeneizzatori: cosa sono e a cosa servono?
Gli omogeneizzatori sono piccoli elettrodomestici, simili a tritatutto, che servono ad omogeneizzare le pietanze e quindi renderle più digeribili per i bambini, che ovviamente, nelle prime fasi dello svezzamento, non presentano ancora un apparato masticatorio adeguato per ingerire cibi solidi.
Gli omogeneizzatori, sostanzialmente, frantumano il cibo, e lo montano, fino al raggiungimento di una consistenza cremosa e compatta, che facilita il bebè nella deglutizione, eliminando ogni tipo di grumo o residuo di cibo più grosso. Ovviamente, le pietanze devono essere precedentemente precotte, meglio se a vapore, e ridotte in piccoli pezzi per agevolare il processo di omogeneizzazione.
Il loro prezzo è piuttosto basso, circa 25 euro, e può arrivare alle 40 euro se integra funzioni come grattugia, congelamento e scongelamento, oppure se il contenitore è piuttosto capiente. Quando scegliamo un omogenizzatore, prestiamo comunque attenzione alle plastiche che vengono impiegate dai produttori. Controllate bene che sia specificata l’assenza Bisfenolo A – BP, un componente potenzialmente pericoloso per la crescita sana del neonato e che potrebbe interferire a livello ormonale. Infatti, ricordiamo che spesso utilizzeremo l’omogeneizzatore con cibo ancora caldo o brodi bollenti, accelerando così il processo di “erosione” della plastica. Detto questo, adesso vi starete chiedendo che differenza c’è con un frullatore.
Perchè non ci basta un semplice frullatore?
E’ una domanda lecita: infatti, potremmo pensare che l’omogeneizzatore sminuzza il cibo precotto e lo rende cremoso, allora anche il frullatore che già abbiamo in casa può adempiere tranquillamente alla stessa funzione. Invece non è così.
Un frullatore, sostanzialmente, riduce il cibo in una pappa, ma non gli conferisce quella caratteristica consistenza degli omogeneizzati che normalmente troviamo in commercio. Tra l’altro, il frullatore spesso non riesce a sminuzzare totalmente i cibi solidi e particolarmente asciutti.
Per esempio, una patata frullata sembrerà più una colla che una crema, a causa della perdita degli amidi, che invece l’omogeneizzatore sfrutterà tramite un meccanismo che oltre a tritare e mescolare, armonizza i cibi rendendoli simili agli omogenizzati che troviamo in commercio. Un’altro fattore da tenere conto è che il frullatore incorpora molta aria nel processo di riduzione degli alimenti e i cibi risultano ricchi di questo elemento.
L’intestino del neonato, però non è ancora in grado di espellere gli eccessi d’aria, che si vanno a sedimentare nelle anse dell’intestino, causando le famigerate coliche notturne, che tengono svegli per ore e ore bambini e genitori. L’omogeneizzatore invece, nel processo di sminuzzamento, al contrario del frullatore, riduce l’aria incorporata nelle pietanza, così da limitare l’assunzione e ridurre le coliche.
Chiarite le differenze con gli omogeneizzatori, bisogna però ricordare che il frullatore è un elettrodomestico indispensabile quando si svezza un bambino. Infatti, accanto agli omogenizzati, dovremmo somministrare al bambino, anche vellutate, passate di verdure e creme, per abituarli a gusti e consistenze differenti, soprattutto durante la crescita, quando inizierà a sviluppare curiosità per pietanze nuove dai sapori differenti.
E lo scaldabiberon?
Entriamo in un universo completamente diverso, anche per fascia di età. Lo scalda biberon, infatti è un elettrodomestico che verrà usato principalmente nei primi mesi di vita del bambino, quando il neonato assumerà latte, materno o meno, come unico alimento e più volte al giorno e anche durante la notte. Lo scaldabiberon, allora, sarà utile per far raggiungere il latte alla temperatura giusta in breve tempo, anche per poter alternare i compiti tra padre e madre nelle ore notturne.
Con la crescita del bambino e l’inizio dello svezzamento, il bambino tenderà ad assumere sempre meno latte; ciò non significa, però, che lo scaldabiberon diventi però inutile. Infatti, possiamo comunque sempre scaldare l’acqua per le camomilla, per esempio, e utilizzare la funzione sterilizzatore, che spesso questi elettrodomestici integrano, per igienizzare biberon, o le tazze con beccuccio in silicone e persino i barattoli che utilizzerete per conservare le pappe.
Il loro costo può variare dalle 20 euro, con opzione singola e senza sterilizzatore, per arrivare fino a 40 euro per i modelli completi di sterilizzatore e multi alloggio.
Tante funzioni, tutte insieme: i cuocipappa
Tutti gli elettrodomestici che abbiamo appena descritto sono utilissimi per lo svezzamento del bambino, ma sono anche molto ingombranti da riporre, per questo motivo, un’idea smart potrebbe essere quella di acquistare o farsi regalare un cuocipappa full optional.
I cuocipappa sono dei robot da cucina, che nelle versioni più semplici, hanno la funzione di cuocere al vapore e frullare. Esistono poi versioni più complete, che integrano a queste già citate, anche l’ omogeneizzatore, il bollitore, lo sterilizzatore e lo scaldabiberon, tutto in un unico elettrodomestico.
Il loro costo parte dalle 60 euro circa, per arrivare a superare le 200 nelle conformazioni più accessoriate. Si possono trovare in commercio sia con cestello singolo, preposto per cuocere e omogeneizzare insieme, che con doppio cestello. Le funzioni in questo caso sono separate, e possono essere compiute in maniera disgiunta.
I modelli top di gamma presentano, inoltre “display led” che permettono di programmare le funzioni in maniera automatica, senza intervento esterno. Un bell’aiuto in termini di tempo perché ci evitano di dover tenere troppo sotto controllo il processo di cottura. Per massimizzare il rapporto tra funzionalità e spesa, è bene verificare prima la capienza dei contenitori dei nostri cuocipappa.
Questo perché, attraverso un elettrodomestico particolarmente capiente, potremmo preparare contemporaneamente più porzioni , per poi congelarle e scongelarle successivamente, quando ne avremo bisogno. In questo modo organizzarsi la settimana sarà più semplice.
Se poi il cuocipappa acquistato ha anche l’opzione scongelamento, l’operazione diventerà un gioco da ragazzi, perché, in una semplice mossa, potremmo scongelare e riscaldare la pappa, e servire la cena al bambino in pochissimi minuti.
Come funzionano i cuocipappa?
Il cuocipappa è, in generale, molto semplice da usare. È’ sufficiente inserire nel cestello la carne, frutta o verdura già lavata e tagliata e inserire l’opzione “cottura al vapore”. Dopo mezz’ora le pietanze saranno pronte e, a seconda del modello, potrà essere inserita l’opzione omogeneizzatore o frullatore, se a cestello singolo, altrimenti nel caso di doppio cestello, trasferito nel secondo bicchiere per completare il tipo di preparazione desiderata.
In commercio, poi, potete trovare opzioni ancora più complete, che permettono di cucinare in pochissimo tempo budini, panna cotta e crema pasticcera grazie alla particolare opzione che permette di cuocere e mescolare nello stesso tempo.
Questo è possibile perché, queste particolari tipologie top di gamma, presentano, al posto del cestello, una vera e propria pentola in acciaio, alla quale si possono applicare diversi accessori per assolvere alle più disparate funzioni. Per questo motivo, anche bollire pasta o preparare minestre e zuppe di verdure non sarà un problema, e potrà rivelarsi utile anche per le cene dei più grandi.